Devo
confessare che quando il prof. Bonuccio Gatti mi ha invitata a “presentare”
questo suo lavoro, mi sono sentita felice e onorata. Felice perché mi fa sempre
enormemente piacere scoprire e far conoscere le doti delle persone che
collaborano con me nel difficile compito di educatori. Onorata perché quale
neodirettrice didattica, la richiesta del “mio” insegnante, ha costituito
una manifestazione di stima e di apprezzamento, che non può che gratificarmi ed
inorgoglirmi. Ho accettato quindi con gioia questo piacevole compito e mi piace
sottolineare che man mano che procedevo nella lettura delle fresche e simpatiche
filastrocche, raccolte in questa pubblicazione, mi è balzata in mente la
visione degli anni della mia infanzia, quando scolara delle elementari, ho
imparato a scrivere correttamente anche grazie all’ausilio di piccoli
componimenti simili a queste poesie, ma meno divertenti e tuttavia mai
dimenticati. Mi sono spesso ritrovata a sorridere leggendo versi e rime del
prof. Gatti che, attraverso di esse, dimostra di possedere uno spirito artistico
che guarda con ironia la realtà contemporanea tanto spesso drammatica e
angosciosa. Soprattutto emerge nelle pagine di questo libro la figura del
maestro, che nel rapporto quotidiano con gli alunni, ha conservato l’animo
puro del bambino, come accade, a mio avviso, un po’ a tutti gli operatori
scolastici, ma anche la professionalità del docente, attento al processo di
formazione culturale dei suoi scolari e fortemente motivato a soddisfare i loro
bisogni cognitivi. Grazie dunque al prof. Gatti che con la sua umanità, la sua
fantasia, la sua allegria contribuisce a realizzare nella nostra scuola quel
clima di benessere che si legge in maniera inequivocabile, nel volto sorridente
dei “suoi” bambini.
Castellammare
di Stabia, maggio 1997